Proprio guardando le natiche femminili, senza rendersene conto, che l’uomo ne ipotizza la forma della colonna vertebrale, la sua stabilità e robustezza nonché le percentuali di successo di una gravidanza; ancora prima di desiderare, pensa già alla prole!
Le raffigurazione artistiche dei nostri avi non sbagliavano affatto rappresentando una forma femminile abbondante, a volte sostanzialmente diversa dalle tendenze in voga negli standards pubblicitari odierni.
I fianchi larghi, benché piacciano ancora oggi, differisce di molto dai modelli longilinei e quasi anoressici delle modelle; negli anni sessanta infatti l’erotismo comunicato da una silhouette più generosa della media, non destava alcuna sorpresa.
La scienza ha più volte ribadito il fatto che ai maschi l’abbondanza dei fianchi comunica generalmente ed inconsciamente fertilità e, poiché nel nostro istinto è impressa l’importanza di sopravvivere riproducendosi, ecco che, di solito, ci piace tutto ciò che ha una chiara funzione evolutiva.
Si sapeva già da tempo, ma oggi una ricerca pubblicata dalla rivista specializzata “Evolution and human behavior” ha aggiunto altri dettagli aggiuntivi piuttosto interessanti.
Sembra allora che dalla floridezza del fondo schiena l’uomo riuscirebbe a trarre informazioni precise ed utili circa le caratteristiche della spina dorsale della sua ipotetica compagna e valutarne se risulterebbe adeguata ai fini di una gravidanza procreativa.
Sembra sia un calcolo automatico che il maschio farebbe in maniera del tutto inconscia, ma con tale accuratezza scientifica e con una chiarezza d’intenti impressionante: tipica di un comportamento istintivo obbligato dalla legge di conservazione della specie.
“Nel dettaglio” spiega Eric Russell (co-autore della ricerca e dottorando in psicologia presso l’Università del Texas ad Arlington) “nel corso della storia umana, la donna si è trovata sempre di fronte al problema adattativo dello spostamento in avanti della sua massa corporea durante il periodo della gravidanza.
Le donne con una maggiore curvatura lombare hanno più facilità a ridistribuire il centro della propria massa in caso di gravidanza.
Così abbiamo pensato che gli uomini abbiano sviluppato una sorta di scanner psicologico affinché prediligano queste donne come partner preferiti con cui accoppiarsi”.
Le leggi sulla meccanica ci dicono infatti che il peso corporeo e l’ampiezza dei fianchi tendono ovviamente a modificare la postura della spina dorsale, portando più in avanti il ventre e più indietro il bacino (un adeguamento a cui sono costrette, chi più chi meno, tutte le donne in gravidanza per compensare e ridistribuire i pesi che nei 9 mesi vanno via via sempre crescendo) e che tipicamente è anche una posizione di riposo durante i mesi di gestazione.
Per sviluppare lo studio, i ricercatori hanno chiesto su un questionario a 300 uomini di valutare il loro grado di attrazione rispetto a modelli femminili la cui angolatura lombare variava dai 26° ai 61°.
Si è scoperto nei risultati che la maggior parte degli intervistati ha indicato 45,5° come la misura ideale.
Secondo gli studiosi non si tratterebbe di un caso: 45° è infatti il valore ideale per ridistribuire il peso in caso di gravidanza, per una buona deambulazione post parto, angolatura inoltre neanche eccessiva da facilitare l’insorgenza di ernie e discopatie.
Secondo questa interpretazione, tuttavia, il maschio non è tanto attratto dal peso, dalla dimensione delle natiche o dall’ampiezza dei fianchi delle possibili parner, quanto da ciò che istintivamente ne trae, cioè la migliore idoneità possibile a procreare.