Una seria ricerca dell’Università statunitense di Notre Dame, pubblicata sulla rivista Biodemodraphy and Social Biology dichiara:
– le donne attraenti sono costantemente alla ricerca di relazioni stabili e normalmente non vanno subito al sodo dal punto di vista sessuale,
– gli uomini attraenti invece, sfruttano questa loro caratteristica per avere una moltitudine di partner.

Secondo lo studio, ma non ne avevamo dubbi, i due sessi sfruttano in modo diverso la loro capacità di sedurre, benché il gioco dell’attrazione sia fondato principalmente su una questione di chimica, anche cervello e sicurezza di sé giocano un ruolo importante.

La psicoteraputica Paola Vinciguerra chiarisce: quello che emerge innanzitutto è che le donne attraenti, sapendo di esserlo, non abbiano paura di scegliere; sicurezza è quindi sinonimo di scelta, mentre insicurezza è solo volontà di compiacimento.

Un altro elemento che si può notare è che la socialità tra i due sessi si svolge su schemi diversi; se un uomo vede una donna attraente gli scatta subito qualcosa nel cervello, mentre gli stessi meccanismi cerebrali non si attivano subito nelle donne.

Nella ricerca Usa si evidenzia come, per le donne, il numero di partner diminuisca all’aumentare dell’attrazione fisica, al contrario di ciò che accade per gli uomini: questo, secondo l’esperta, potrebbe dipendere dal fatto che ‘in genere l’attrazione fisica nelle donne si accompagna a un maggiore coinvolgimento emotivo, che rende il legame qualcosa di più forte: la donna quando si sente sicura della sua scelta in genere non manda più messaggi di seduzione, perché non ne sente il bisogno di farlo. Per lei orma il suo uomo non è più un partner, ma il partner.

L’indagine, inoltre, rivela che il peso influisce sul numero delle relazioni: le donne magre, avrebbero meno partner. Questo – spiegano gli studiosi – potrebbe dipendere dal fatto che la magrezza è spesso percepita come sinonimo di bellezza (e quindi probabilmente rappresenta un elemento di maggiore sicurezza per le donne che si percepiscono così più attraenti).

Sinceramente non cisentiamo di condividere in toto tutto quanto espresso da questo studio.
Ci siamo consultati e quello che è uscito dalle nostre esperienze di vita si discosta leggermente da quanto descritto.

Il nostro piccolo studio, per nulla scientifico (e fatto un po’ a spanne), fa emergere un peso psicologico fortemente influente soprattutto sulle donne attraenti e molto piacenti.
In questo periodo economico grigio e minaccioso anche il peso dei rapporti umani risulta fortemente penalizzato.
Ne esce una donna più insicura e più propensa a sbagliare sui rapporti umani, a volte meno selettiva e molto più vulnerabile, una donna fragile che ha abbandonato le utopie di un rapporto perfetto e che si adatta al pressapochismo dilagante che è molto meno attento ai valori etici e più propenso all’abbandono degli schemi preconcetti.

Una donna, di fatto, più facile e propensa ad abbandonarsi a chi le promette tranquillità e un minimo di stabilità sentimentale.

Forse allora è arrivata la rivincita degli uomini meno piacenti, quelli che si sono finora arresi contro fisici scolpiti ed atteggiamenti da star, è il tempo che si rifacciano vivi e portino a tutte queste belle donne demotivate, il loro grande bagaglio zeppo di valori e di interessi.
Una scelta assolutamente alternativa all’interesse per un aspetto esteriore che nulla porta ad una donna che cerca qualcosa di vero e non volatile come la bellezza.