Pochi giorni fa, mia cugina mi ha chiamato per aiutarla con il trasloco, lascia la casa a mio cugino che si sposerà a breve e lei andrà a vivere in un appartamento semi arredato.
Vado da lei al mattino presto perché c’è da smontare la camera per trasferirla.
Mi apre la porta Carlo, mio cugino, già in ritardo per il lavoro, mi fa entrare sbrigativamente e mi dice che Sabrina è ancora a letto.
Aspetto un po’ poi la chiamo più volte dalla cucina mentre stavo preparando il caffé fino a che la sento rispondere.

Lei arriva in pigiama, proprio mentre sto mettendo la moka sul fornello e le chiedo come mai fosse ancora a letto con tutto quello che c’è da fare.
Mi dice sottovoce di lasciar perdere. La guardo e rido, è spettinata, il trucco nero che cola sotto gli occhi e quel pigiama a quadrotti la fa sembrare goffa.
Lei invece è una gran bella donna, 35 anni, un bel fisico, un bel seno e un culo che mi eccita ogni volta che lo guardo.
“Dai bevi il caffè cosi poi io inizio a smontare l’armadio e tu mi aiuti” le dico.
Beve il caffè e poi va a prepararsi.

Io vado in camera e inizio a smontare le porte dell’armadio, la sento arrivare di corsa, entra in camera senza braghe tenendo la maglietta abbassata davanti, “ops” mi dice, prende le mutandine dal cassetto e riparte.
Dietro la maglietta corta le si scopre il suo bel sedere.
Ritorna dopo una doccia e veste una t-shirt semi lunga che gli fa da vestitino.
Inizia a sistemare un po’ di cose, mette nelle scatole le coperte, lenzuola, biancheria ecc.

Ogni volta che si piega i miei occhi cadono lì, sul suo bel culo, questo mi eccita da morire e mi allevia la fatica di lavorare.
Dopo un po’ non resisto più e le dico “Sabrina, lo sai che hai proprio un bel culo?” lei mi guarda e si mette a ridere.
Ridi, ridi pure, ma se mi scivola una mano non ti offendere, sei mia cugina ma non si sa mai…
Continua a sorridere e lei si tira più giù la maglietta.

Arriva che devo spostare l’armadio che è abbastanza pesante quindi mi aiuto appoggiandomi al muro e lo spingo in avanti, mi infilo dietro e spingo un po’ con i piedi è un po’ con le mani.
Anche lei mi aiuta e si mette a tirare da davanti, vedo la sua mano sul lato ed io, che sono un vero maiale, faccio finta di niente e allungo la mia mano nel cercare il suo seno.
Gli do’ una bella palpatina a mano aperta, poi, uscendo da dietro, mi scuso come se davvero non volessi farlo.
Lei non dice niente ma non sembra neanche a disagio.

Ho notato però che non indossa il reggiseno e vederla così tranquilla dopo averle toccato il seno e averle fatto i complimenti per il suo culo mi fa pensare… Quasi quasi vorrei provare ad andare oltre.
Le dico “Sabrina cosa faresti se ti violento?” le chiedo.
Lei mi risponde senza girarsi “se mi fai male ti ammazzo“.

Approfittando di questa ambigua risposta mi avvicino a lei, e mi metto dietro, allungo una mano sulla sua coscia e la accarezzo mentre con l’altra la cingo la pancia.
Lei continua imperterrita a piegare i sui indumenti mentre inizio a toccarla nel suo sedere e tastare il suo seno.
Quando sotto la maglia inizio a sentire il capezzolo indurirsi lei si ferma e si appoggia al comó.
Così che le tolgo le mutandine e le faccio allargare le gambe e inizio lentamente a baciarla sulle cosce, le accarezzo piano il sedere e inizio con la lingua a cercare il suo ano, la lecco tutta mentre lei con movimenti lenti cerca di mettermi sulla via della sua figa, capisco che vuole essere leccata lì.

Quando si piega in avanti io affondo la mia bocca tra le sue labbra umide e le penetro la figa con la lingua, le mani scorrono sotto la maglia a raggiungere i seni, li afferro con una buona stretta che le da piacere.
La sento godere, le piace, lei continua a muovere la sua figa sulla mia bocca.
Allora mi alzo, le sfilo la maglia e mi ci pulisco il viso, lei non si gira, resta lì con la figa aperta, mi tolgo i pantaloni e i boxer, mi appoggio dietro di lei, ma non la penetro, accarezzo il suo seno e poi la prendo per i capelli, piano la giro e la faccio sedere sul letto.
Mentre la tengo per i capelli lei mi guarda, ha il mio cazzo davanti, ma non fa niente. Lo sbatto sulla sua bocca finché non la apre, poi inizio a muoverle su e giù la testa, mi cerca con gli occhi, ma io continuo a scoparle la bocca.

Sto quasi per godere, ma non voglio finire subito, voglio scoparla.
La spingo sul letto, le alzo le gambe, le spalanco la figa e mi rituffo con la bocca sul suo buco caldo, la lecco dentro e fuori, le mordicchio il clitoride e lei quasi urla dal piacere.
Basta non ne posso più, ora la voglio scopare… Gli infilo il cazzo tenendolo in mano e lo faccio entrare solo per metà, lei geme dal piacere, io vado avanti e indietro piano, lo sfilo e lo riinfilo, stavolta entro tutto lentamente fino in fondo e lei scoppia di piacere, ansima e mogugna, sta per godere la sento che diventa rigida sui movimenti, gode, non riesce a trattenere il piacere e infine gode tra spasmi muscolari e piccoli urli, si svuota dei suoi umori che colano sul culo fino al materasso.

È un lago ormai ma io fatico a venire, ma continuo a scoparla finché non mi esce il cazzo e, senza volere, si pianta sull’ano.
Lei non lo rifiuta, rimaneun attimo senza fiato, poi fa un respiro profondo ma riesce a non urlare, io non mi tolgo, aspetto che si rilassi un po’, mentre si attenuano le sue smorfie di dolore.

Le metto una mano sulla bocca per non far troppo rumore e incomincio a muovermi piano piano, spingo dentro di lei il mio cazzo, un po’ per volta fino in fondo, ecco, lei gode ancora con la mia mano stretta sulla bocca e io la pompo ancora fino al mio orgasmo.
Le riempio il culo di sborra calda, poi mi fermo e aspetto che si ammosci mentre lei riprende fiato, lo tiro fuori e, quando vedo che inizia a scolare lo sperma dall’ano, le dico: “Sei una bellissima, meravigliosa troia“.
Lei mi sorride.

 

da: i racconti degli utenti, autore anonimo