… da I racconti degli utenti

Daniela, mia cognata, è una donna appena quarantenne, molto sexy, con capelli neri e forme generose.
A completamento del suo corpo morbido e florido ha 2 tettone da sballo: una bella quinta misura molto soda e con due capezzoli enormi e scuri che sembrano bucarle reggiseno, la camicetta o la maglietta che indossa.
Insomma, quella che si definisce in gergo comune, una gran figa da monta.

Durante le vacanze dell’anno scorso accadde un fatto che mi fece vedere Daniela sotto un’altra luce…

Tutte le sorelle, tramite agenzia, avevano affittato un grande appartamento a Tropea in Calabria, era un posto veramente incantevole con vicino un un mare meraviglioso, da favola.
Visto il grande spazio disponibile ne avevamo usufruito tutti, io e mia moglie, mia cognata Daniela con relativi figli e marito e l’altra mia cognata con tutta la sua famiglia.
Fu un viaggio interminabile e molto faticoso ed i primi giorni di vacanza trascorsero molto tranquilli tra mare e relax.
In spiaggia le tre sorelle indossavano dei bikini microscopici quasi che facevano a gara a chi li avesse più piccoli.

Una mattina ci preparammo per scendere in spiaggia per trascorrere tutta una giornata di sole e bagni rinfrescanti; Daniela e il marito restarono a casa perché sarebbero scesi in spiaggia più tardi.
Appena arrivati in spiaggia andammo subito a fare il bagno, uno dei tanti della giornata.
Io faccio immersioni subacquee e preparai quindi l’occorrente per farne una, ma mi accorsi che mi mancavano le pinne e, imprecando, tornai a casa a prenderle.

Arrivato a casa, come faccio per entrare in soggiorno, sento dei gemiti inequivocabili, deduco che qualcuno stava trombando alla grande. Allora mi avvicino piano piano per vedere cosa succedeva e vedo Daniela nuda in piedi con le mani appoggiate al tavolo e il marito dietro con il cazzo infilato nella sua passerona che se la stava montando alla grande.
Io godevo alla vista delle sue belle tettone che ballonzolavano ad ogni colpo che il marito le dava.
Inizio a toccarmi il cazzo per farmi una sega, ma il timore di essere scoperto era troppo grande, quindi mi tenni la voglia e me ne tornai in spiaggia non dopo aver visto Daniela inginocchiarsi e far venire il marito nella sua bocca.
Quella vista mi aveva costretto a stare in spiaggia a pancia in giù per un lungo periodo (non volevo far notare l’erezione) e, al solo pensiero di come Daniela aveva scopato il marito mi tornava quella voglia… che spettacolo pensare al corpo di quella bella femmina!
Tornati a casa dopo una intensa giornata, mia moglie disse “domani andiamo a comprare l’olio, il formaggio e la frutta in campagna, tu che fai, vieni?“ risposi che non potevo perché avevo del lavoro arretrato, consigliai di andare da sole in modo da liberarmi per tutto il periodo di riposo. Mia moglie, dapprima un po’ contrariata, alla fine acconsentì.
Fu così che il giorno dopo partirono tutti per la campagna.
Io mi svegliai tranquillamente alle 9 convinto di essere solo in casa, mi feci una bella doccia poi andai in cucina a farmi un caffè completamente nudo, accendo subito il PC per iniziare il mio lavoro..

Passando, senza farci troppo caso noto la porta della camera di Daniela aperta; dormiva completamente nuda. Ripensandoci entro un attimo e mi soffermo ad ammirare il suo bel seno, il suo ventre e la sua bella passerina rosea, cicciotella e ben depilata.
Pensai: “ora capisco come fa a tirare così tanto al mio cognato”.

Vado in cucina e, comodamente seduto, mi bevo il caffè; ad un tratto Daniela entra in cucina; si presenta tutta nuda come l’ho trovata sul letto (forse mi avrà pure visto che la osservavo!).
Fingendo meraviglia mi fa:“Buongiorno cognatino”.
Io risposi “Buongiorno” fissandole il suo bel seno dritto e prorompente.

Lei, vedendo il mio sguardo fisso ed affamato, mi fa: ”se la cosa ti turba mi copro“. ” No , no tranquilla, anzi” dissi io “è lo spettacolo giusto per cominciare bene la giornata “ e dopo una lunga pausa ad occhi sbarrati, le dissi: “fortunato Lorenzo a svegliarsi e vedere come prima cosa una figa così eccitante, chissà come te la leccherà…”, un attimo di sospensione ed il suo sguardo si fece triste.
Mi avvicinai alzandole il viso: “Daniela scusa, ti ho forse offesa?” – “nooo è che a lui non piace leccarmela e a me piacerebbe tanto sentirmi dentro una bella lingua calda che mi slinguazza il clito”
Quindi bevve il caffè, si avvicinò e mi diede un bacio sulla guancia, poi mi disse: “Vado a fare una doccia, mi raccomando non venire a spiarmi, non fare il guardone“.

Andò verso il bagno un po’ sculettando; chissà cosa avrei dato per potermela leccare quella bella fica, già sentivo il profumo dei suoi umori ed il mio cazzo si era già gonfiato a dismisura .. dovevo fare qualcosa, e cosa meglio di una doccia? Mi avrebbe potuto calmare il bollore.

Andai allora in bagno e Daniela era già nella doccia, scostai la porta e, mostrandole il cazzo dissi “guarda come è duro, dovrei fare la doccia per smollarlo, che dici, se la facessimo insieme? Io potrei lavarti la schiena in cambio” e lei con un gran sorriso “eh sì lavamela, ma solo la schiena, non fare cattivi i pensieri”.

Presi il bagno schiuma e cominciai a massaggiarle il suo corpo scendendo lungo la sua schiena con movimenti lenti e circolari che mi fecero gonfiare ancora di più il cazzo … scesi piano fino ad arrivare alle sue natiche e feci scivolare un dito nel solco anale. Daniela inarcò il corpo aprendo la natiche e le infilai un dito nel culo massaggiandole il buchetto, lei sembrava scoppiare di piacere.

“Sei un porco, come fai a sapere che il mio buchetto è così sensibile?”… “Se la cosa ti da fastidio lo tolgo!” –  “No no, ti prego, continua, sono eccitatissima” infilai allora un secondo dito girandole dentro, poi non contento, mi inginocchiai davanti a lei, le sollevai una gamba e, tenendo le dita nel culo, le leccai la sua calda figa bollente e fremente.
Lei con due dita mi aprì le sue labbra aiutandomi a entrare e spingendomi la testa contro di lei… io non aspettavo altro.
La mia lingua le lappava il clito che ben presto s’inturgidì, lei si muoveva come se stesse chiavando. era un piacere succhiarla, lei si muoveva sempre più velocemente, poi …  “vengo…vengoooo, sìììì… porco mi hai fatto venire! Dai leccala ancora, leccala tutta e fammi venire ancora” lei tremava e sentivo il suo corpo fremere di piacere.
Allontanò la mia bocca dalla figa, mi fece alzare e dopo avermi infilato tutta la lingua in bocca, mi disse “dai andiamo sul letto poi fammi quello che vuoi, ma scopami e fammi godere”
Ci asciugammo velocemente e la buttai sul letto a pancia in giù. In un attimo le ero sopra, la leccavo come impazzito prima il culo poi mi dedicai alla figa.
Il suo clito era talmente in evidenza tanto che sembrava penzolarle di fuorii. glielo strinsi tra le labbra e lei urlò “si sei un vero porco, ma mi stai facendo impazzire … dai succhialooo, dai succhialooo e muoveva l’addome per offrirmelo. io le infilai due dita nella vagina… tra lingua e dita la feci venire non so per quante volte “bastaa, basta non ce la faccio piùùù sei un vero porco, ma mi hai fatto godere come non mi ricordavo da anni”
La lasciai stesa, le continuavo a massaggiare l’addome con movimenti circolari baciandole il viso ed il corpo e piano piano, si rilassò.

Poi mi fece sdraiare, incominciò a baciarmi il petto scivolando piano sul ventre. con una mano mi strinse i testicoli e con l’altra mi scappellava il cazzo menandolo delicatamente su e giù…  Scese poi con la sua bocca calda, mi baciò la cappella avvolgendola con la sua lingua, me lo ingoiò… le sentivo la sua lingua scivolare sul glande mentre le sue mani accarezzavano con grazia le mie palle “Chissà quanta bella sborra calda fai bere a mia sorella” mi disse “se ci mettiamo a 69 puoi berla anche tu e poi ti lecco la figa fino a farti venire”  lei si sdraiò sul letto a gambe larghe.
Mentre si stimolava la figa mi disse “adesso non ho sete, voglio sentire il tuo cazzo tutto dentro nella patatina”
Mi misi sopra di lei, il cazzo entrò in un attimo e cominciai a muovermi dentro la sua figa calda, le presi in bocca un bel capezzolo bello turgido e gonfio, glielo mordicchiavo dolcemente con le labbra e ben presto, in preda al piacere, si mise a 69 … io a furia di leccargliela l’avevo fatta venire a raffica e con la sua bocca vorace, mi fece svuotare i coglioni interamente entrò tutto ed inghiottì con gusto.
Continuavo a succhiargliela, tutto il suo corpo vibrava e lei mugolando sempre più, esplose in un ultimo “Vengo, ahhhh, vengo ancora, ancora ahhhhh” i suoi umori caldi e amarognoli mi bagnarono la bocca e, alla fine, eravamo totalmente sfiniti, ci stendemmo fianco a fianco tenendoci per mano.

Il tempo era volato, andammo a farci una prolungata doccia purificatrice poi ripresi subito a lavorare, lei mi venne alle spalle accarezzandomi e baciandomi ripetutamente.
Mi hai fatto godere come una troia, ma mi è veramente piaciuto”  disse allora la feci sedere sulle mie gambe mentre le mungevo ancora le tettone; continuammo a limonare per un bel po’ ed il cazzo mi si gonfiò di nuovo.

Daniela se ne accorse e ci posò una mano stringendolo leggermente “poverino come soffre, è troppo gonfio, ti scoppieranno i coglioni; se vuoi te lo svuoto, vedrai dopo come starai meglio!” senza aspettare nemmeno la mia risposta si inginocchiò, lo liberò dallo slip mentre lo ammirava incantata “è troppo bello e grosso per non gustarlo a pieno” e ci si tuffò con la bocca assatanata, mi maneggiava l’attrezzo con grande maestria e mi fece venire di nuovo.
Il primo fiotto di sborra le arrivò tutto in gola e dopo continuò a bere tutto il resto poi me lo pulì accuratamente con la sua maestosa lingua.

Restammo abbracciati per un’altra mezz’ora e continuammo a baciarci… Però era ormai tardi e potevano tornare da un momento all’altro, quindi ci pulimmo per bene, lei riordinò la casa ed io provai ad iniziare a lavorare, ma non riuscivo a concentrarmi… lei, vedendomi distratto, si mise alle mie spalle accarezzandomi la testa.
Fu così che mi fece una promessa che non mi aiutò per nulla: “quando torniamo a casa ti aspetto nel mio letto, hai un bel cazzo e lo voglio provare ancora, anche nel culo”.
Il lavoro non lo conclusi e, al ritorno, ci persi una intera nottata… anche ripensando a quella bella giornata…

 

Il seguito lo racconterò quando andrò finalmente a trovarla…