Penso spesso alle donne e ognuna che mi attrae mi piace immaginarla come una che le piaccia scopare selvaggiamente.

Stereotipi troppo comuni descrivono che siamo sempre noi maschietti, i porci pronti ad infilarlo su qualsiasi vagina disponibile mentre le donne son più sante e pensano solo al sentimento.

Per fortuna anche le donne non sono troppo diverse da noi e, anche loro, sono spesso in balìa delle pulsioni sessuali che le pervadono e che le trascinano ‘fuori rotta’.

A tal proposito vi confesso un fatto accaduto circa un anno fa con mia cognata.

Tra di noi c’era sempre stato un rapporto cordiale, ma nulla di più.
Avevamo vite molto distanti e frequentavamo conoscenze diverse e questo ci aveva portato ad allontanarci parecchio con rari incontri familiari giusto per qualche domenica o festività comandata.

Ma anche in quelle occasioni non mancavo di notarla e di desiderarla, insomma per me era sempre una gran festa incontrarla. Lei è bellissima, bionda, fisico minuto e con due tette da sballo.
Non nego di aver sempre un pò invidiato mio fratello per quella gran puledra da monta che si portava appresso e che era sempre a sua disposizione.

Ricordo che era una domenica pomeriggio, eravamo tutti riuniti a casa di mamma per il classico pranzo della domenica.
Un pranzo come al solito ottimo e abbondante in cui mia mamma fa ogni sforzo culinario per trattenerci il più a lungo possibile da lei.
Tanto pasto, tanto vino e tante calorie da smaltire, che alla fine, ci troviamo tutti stravaccati di qua e di la senza avere alcuna prospettiva né interessi per il pomeriggio che sta scorrendo via.

Io e la mia donna per la sera avevamo vagamente l’idea di andare al cinema, mentre mio fratello, con la sua splendida mogliettina, voleva fare una passeggiata in centro.

Alla fine, sul tardi, decidemmo di andare a prenderci un aperitivo tutti insieme.
Optammo per uno di quei posti dove, con poca spesa, ti portano un bel cocktail e tanti stuzzichini, una specie di apericena che va tanto in voga ora.
Non era una cosa nuova per me e la mia ragazza, ma con mio fratello e sua moglie non eravamo mai andati insieme, sarebbe stata anche l’occasione per scambiare qualche chiacchera in più e conoscere meglio la mia cognatina.

Il locale ci accolse in modo molto caloroso (anche perché a noi ci conoscono da tempo); l’ambiente era molto rilassante, la vista sul mare, il tramonto in atto, in una delle ultime giornate di sole settembrine.

Io presi uno Sprits corretto con gin (la forte gradazione alcolica mi avrebbe sciolto la lingua e mi avrebbe aumentato il divertimento) la mia donna e mia cognata un Campari Soda giacciato con prosecco, mio fratello un prosecco ghiacciato.

Mentre gustavo il mio drink notai che mia cognata mi osservava spesso, mi guardava in maniera strana e fu in quel momento che capì che era una di quelle femmine peperine e calde che sicuramente sono strabilianti a letto.

Non ci avevo mai pensato, oggi probabilmente più brillo del solito, notai il modo in cui lei mi guardava, come muoveva le labbra sul suo coktail, come mi adocchiava facendo attenzione che nessuno degli la vedessero. Pensando a quella bella intesa, alla sua furbizia e alla sua bocca seducente mi venne già subito il cazzo duro.

Non mi facevo certo scrupoli con lei, sapevo come trattare una donna; in passato ho avute diverse storie extraconiugali anche con donne sposate e anche contemporaneamente, ma lei mi attizzava particolarmente.

Solo che in quella circostanza, con la mia ragazza al fianco, mio fratello e mia cognata, un po’ ci ho pensato…
Ma quell’idea così pazza mi si stava già montando nella mente, fantasticavo tra me come interessarla, ma non sapevo minimamente come muovermi. Non ero nemmeno sicuro di quanto pensavo, magari avevo solo frainteso il suo atteggiamento, in ogni caso avrei voluto capirci di più su di lei.

Pensando sul da farsi decido di andare in bagno proprio poco dopo che anche mia cognata ha la stessa idea; me ne accorgo quando me la trovo ancheggiante di fronte a me nel corridoio con quel sederino sodo coperto a mala pena da una minigonna veramente mini.

Vado per entrare nel bagno, lei già mi aspettava nei lavandini dell’antibagno, un breve gioco di sguardi ed ebbi così la certezza dei miei precedenti pensieri: mia cognata è una vera zoccola.

Come mi vede entrare nel bagno, senza neanche farmi parlare, prese la mia mano e mi fece entrare nel bagno riservato alle donne, mi chiuse garbatamente la bocca con la sua mano profumata come per dire “tu fai silenzio, penso a tutto io” e poi mi poggia subito la mano nel mio uccello.

Io dovevo ancora capire cosa stesse succedendo, ma Silvia aveva le idee molto chiare, molto più chiare delle mie.
Apre di fretta la mia patta e inizia a strizzarmi delicatamente le palle, mentre mi sussurra porcherie,trascina la mia mano sulla sua figa bagnatissima; mi accorgo solo allora che andava in giro senza mutandine, questo mi fa salire lo sballo di colpo, il mio uccello pulsava per l’eccitazione e avevo una gran voglia di farmi spompinare.

Poi con decisione mi dice: “Ora fammi il culo, ti prego, voglio essere scopata come una troia dentro un cesso”.

Dopo quelle parole ed il suo morso sull’orecchio, perdo completamente il controllo della ragione.
L’ho presa con forza e l’ho fatta inginocchiare davanti a me, la sua faccia arrapata inizia a succhiare il mio cazzo con irruenza fino in gola, sembrava non le bastasse mai; si tira via la magliettina mostrando due seni spettacolari che inizio a palpeggiare con ardore, tanto erano belli, tondi e sodi.

Poi mi ravvedo un attimo, ero troppo arrapato, se non mi controllavo avrei finito tutto in pochi attimi, allora la tirai via dal mio cazzo e iniziai a schiaffeggiarle le tette e le chiappe, in realtà volevo dominarla io, ero troppo arrapato per farmi sfuggire una sborrata troppo anticipata.

La feci quindi rialzare e la spinsi sulla parete. Lei era bella e pronta sbrodolante io la infilo per la vagina calda e comincio a scoparla selvaggiamente. La troia voleva proprio questo ed io la stavo accontentando.
La tenevo per i fianchi e spingevo il mio cazzo contro di lei ripetutamente e con irruenza. La sentivo ansimare la puttana, ma a me non bastava finire così allora tiro via il mio arnese lei mi guarda come per domandarmi il perché.

“Ecco troia ora ti accontento” le sussurro mentre lei era totalmente prostrata alle mie voglie.
Con la minigonna alzata mostrava un culo sodo da sballo una figa ben curata con delle labbra molto ampie tutte da succhiare (come piacciono a me), oltre al suo profumo inebriante di femmina in calore.

Stento un attimo sul da farsi e poi decido per infilarglielo nel culo di colpo.  Sento un vagito di dolore che poi si converte in una esplosione di orgasmi e di brontolii tanto che dovetti chiuderle la bocca più volte per evitare di farla sentire da fuori, mentre la palpeggiavo ovunque e la sua figa sbrodolava mi partii il colpo e la seguii con una sborrata paurosa nel suo ano, continuai a spingere ancora per molto tempo in quel buchino stretto e stimolante.

E’ stata una scopata da favola, alla fine lei mi si inginocchia di nuovo a ripulire ben bene il mio arnese mentre ogni tanto asciugava il mio seme che le fuoriusciva dal suo buco violato ed ancora aperto.

Io mi ricompongo velocemente per evitare fraintendimenti con la mia donna e torno al bar senza troppi convenevoli, dopo 5 minuti torna pure lei, rilassata e ancora più bella di prima che continua imperturbabile il suo drink ormai riscaldato.

Le occhiate che si sono susseguite tra noi sono servite solo per confermarmi che altri episodi fugaci e intensi saranno possibili e molto probabili nei tempi a venire.