Che fosse una bella donna lo avevo notato fin da subito, quando l’avevo assunta, anche se poi io non c’ero mai quando c’era lei.
In fondo è la prima regola delle donne delle pulizie, più sono invisibili, meglio è, per tutti!

Comunque mi piaceva l’idea che dentro casa mia casa girassero delle belle donne, quelle che mi portavo a letto e quelle che lavoravano per me (che poi fosse solo lei che ci lavorava è un dettaglio trascurabile e di poco conto).

Poi un giorno mi sono preso una bella febbre che mi è durata una intera settimana.
Ero a casa da tre giorni a ronzare ed ero già stanco di rimanere al chiuso, per uno abituato come me, dover stare fermo è proprio una tortura.
Avevo anche pensato di fregarmene ed uscire per andare a correre, ma poi mi son ricreduto perché in realtà la febbre mi era venuta proprio per aver trascurato un raffreddore e il mio medico era stato chiarissimo: una settimana di riposo assoluto, se non volevo ricominciare daccapo.

Tre giorni interi ed interminabili spalmato sul divano con la coperta addosso, a guardare inutili programmi in Tv e ingurgitare i soliti integratori vitaminici che mi preparavo, a sudare e a chattare con qualcuno.

Insomma, mentre stavo mezzo imbambolato davanti la Tv, sento girare la chiave del portone.
Subito mi è preso un colpo, mi ero completamente dimenticato che doveva venire la donna delle pulizie. Me ne sono ricordato giusto un secondo prima di scattare in piedi e farmi trovare pronto ad aggredire l’invasore.

Nemmeno lei si aspettava di vedermi e le è venuto un mezzo colpo anche a lei.

Non mi ricordavo che fosse così bella, lei mi ha detto qualcosa, cioè balbettava qualcosa dalla sorpresa e io le ho detto della febbre, insomma le solite cose.
Intanto però me la mangiavo con gli occhi, indossava un paio di jeans stretti che le evidenziavano un culo stupendo e una magliettina corta che faceva vedere appena l’ombelico e due tette da sballo.

Mi passa davanti poi mi sparisce nello stanzino. Quando torna fuori aveva addosso un paio di pantaloncini mini, un paio di zoccoli di legno e una maglietta tutta una po’ morbida con un grembiule mezzo aperto sopra. Si vedevano due piedini di fata e aveva un modo di camminare particolarmente sexy.

Mentre mi facevo tutto un film privato su di lei, le stavo davanti un po’ rincretinito, vuoi per la febbre, vuoi per la sorpresa, vuoi per quella presenza così sexy che mi è apparsa all’improvviso. Pensare che pronto a passare un altro pomeriggio del cavolo e al massimo farmi una sega se non ne potevo più.

All’improvviso mi sono reso conto che era meglio andarsi a lavare. Le ho chiesto che sarei dovuto andare a fare una doccia in modo che si organizzasse a pulire altrove.
In bagno mi sono spogliato e mi sono subito arrapato solo al pensiero di questa donna che si muoveva dentro casa mia.

Esco dal bagno direttamente nella camera e, mentre mi cambiavo (avevo lasciato apposta la porta mezza aperta), l’ho vista passare un paio di volte notando che più volte mi ha buttava gli occhi addosso. In effetti ho un bel fisico e tutte quelle ore in palestra saranno pur valse a qualcosa!

Stavo per uscire quando mi ripenso e prendo un preservativo dalla scatola e me lo metto in tasca, mi ripeto sempre che la fortuna aiuta gli audaci e trovarsi pronti per quando arriva, non fa mai male.

Tornato in soggiorno e lei aveva già sistemato tutte le mie cose: il divano era tutto a posto, la coperta piegata, non c’erano più i fazzoletti di carta che avevo sparso in giro e probabilmente aveva anche aperto le finestre, perché sentivo l’aria più fresca e meno viziata.
Così l’ho ringraziata e mi sono rimesso a guardare la tv (in realtà guardavo lei). La sentivo sfacchinare in cucina e ogni tanto la vedevo passare davanti alla porta. Lei, gentilmente è pure venuta un paio di volte a chiedermi se volevo qualcosa… avrei voluto rispondere che avrei voluto lei, ma ho tralasciato.

Dopo un po’ però mi son fatto coraggio e le ho chiesto di portarmi un bicchiere d’acqua , poi una seconda volta un succo di arancia.
Quando la vedevo venire da me, tutta concentrata per non versare niente, mi eccitavo tantissimo.

Poi, a un certo punto la vedo che stava pulendo il pavimento e ho deciso che una scena così non me la potevo perdere. Sono andato in cucina e lei era lì, postata a novanta gradi mentre strizzava lo straccio, con le chiappe che quasi le uscivano dai pantaloncini, era uno spettacolo tanto che mi devo frenare dal saltarle addosso.
L’ho guardata per un po’, poi lei si è sollevata per tornare indietro e mi ha visto. Era tutta accaldata in faccia, ma era bellissima.
Le ho chiesto se potevo entrare e ha risposto che era meglio se aspettavo cinque minuti che si asciugasse il pavimento. Così sono rimasto lì sulla porta a guardarla, mentre lei continuava a passare lo straccio con energia.
Era proprio nella posizione ideale, la giusta inclinazione e la giusta scollatura per poter vedere le sue belle tette nude e dondolanti.
Di colpo me lo sono sentito diventare duro e sono rimasto sulla porta a rimirare.

Secondo me se ne è accorta, perché è venuta verso di me e mi dice: ‘Se mi dici che cosa ti serve, magari te la posso dare io.
Di tutta fretta le rispondo: ‘Se me la potessi dare, mi faresti un gran favore‘, ma poi mi sono un po’ pentito, ma avevo avuto l’impressione che lei giocasse un po’ in quella situazione. Tanto che lei mi butta uno sguardo malizioso e allusivo.
Per verificare le chiedo un altro succo d’arancia e lei si affretta verso il frigo tutta sculettante, io non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso.
Quando torna verso di me per darmi il bicchiere ci siamo sfiorati le mani e  il bicchiere mi è caduto: ‘Cazzo‘ esclamai, non tanto per la bevanda, ma per aver rovinato quel momento.

Lei scappa di corsa nello stanzino, ritorna con uno straccio e mi si inginocchia davanti per asciugare il liquido. Io non ci capivo più niente, così vicini, lei in ginocchio, mi sarei dovuto spostare per farle spazio per pulire, ma ero come inchiodato.
Dopo un po’, come se lei avesse capito che stessi aspettando qualcosa, lei si ferma, lascia andare lo straccio, si passa le mani sul grembiule, poi sui capelli e si è solleva un po’.
A questo punto la sua faccia era proprio all’altezza del mio uccello e cominciavo ad immaginare quello che veniva dopo, ma ancora non ci potevo credere.

Lei alza gli occhi, mi mette le mani addosso e tira furi la cintura dalla fibbia e mi comincia a slacciare la patta.
Io ero emozionatissimo e mi sono dovuto appoggiare alla cornice della porta perché mi sentivo quasi svenire (forse per la debolezza delle febbre ma non è certo).

Lei continuava a slacciare e mentre lo faceva, le guardavo le tette, lei si alza un attimo e mi infila la sua lingua in bocca poi torna giù e mi continua a guardare. Mi sono sentito emozionato come un quindicenne al suo primo bacio.

E mentre stavamo così, me lo ha tirato fuori ed ha iniziato a muovere la mano su e giù mentre mi guardava.
Dopo un po’, le ho infilato la mano sotto la maglietta, aveva due tette belle e sode che me lo hanno fatto drizzare ancora di più, dopo un attimo lei lo teneva già in bocca.

Caspita se era brava ci sapeva proprio fare!

Ha iniziato piano, a muoverlo dentro e fuori, leggera e vellutata nella sua bocca sensuale e calda. È andata avanti così per un po’, poi mi ha messo le mani sui fianchi e mi ha tirato giù i calzoni. Io ho alzato una mano per aggrapparmi alla cornice della porta e con l’altra le ho preso una manciata di capelli tra le dita e lei ha stretto un po’ la bocca attorno a me e ha iniziato a leccarmi. Sentivo il movimento ritmico della sua testa sotto le mie dita e l’abbraccio stretto della sua bocca e mi sentivo svenire di piacere.

Mi sentivo come un signore del Medioevo con la sua serva.

A un certo punto ho aperto gli occhi, ho visto la sua massa di capelli stretta tra le mie dita e il fiocco del grembiule sui suoi fianchi e lo straccio ancora a terra accanto a lei, sono venuto, non ho avuto nemmeno il tempo di pensare, di spostarmi o di avvisarla, ma lei ha continuato comunque con la bocca piena a succhiarlo fino alla fine.

E ho pensato che adesso l’avrei anche presa, e poi l’avrei portata in camera ad approfondire il discorso, ma questo sarà per la prossima volta, ci prenderò il permesso, ora sono debilitato e febbricitante!