Sta destando preoccupazione, negli ambienti adulti, una pratica che sta prendendo sempre più piede in Colombia.
La chiamano Ruleta o Carrusel, agli occhi degli adolescenti è solo un gioco, ma in realtà si tratta di vero e proprio sesso di gruppo.
La logica di questa pratica è molto semplice quanto pericolosa. Gli adolescenti si riuniscono (solitamente in una discoteca) consumano alcolici e iniziano a ballare sulle canzoni più popolari del momento.
Poi inizia una vera e propria gara dove le ragazze si voltano di schiena e si posizionano in cerchio (da qui il nome Ruleta).
Il compito dei ragazzi che partecipano alla sfida è quello di effettuare più penetrazioni vaginali possibili prima di raggiungere l’orgasmo.
Coloro che eiaculano vengono subito eliminati e si continua con quelli più resistenti.
Il problema è che questa pratica avviene senza protezione alcuna (e comunque non servirebbe). Vige inoltre la convinzione, tra chi pratica questo gioco sessuale, che una penetrazione veloce non possa provocare né gravidanze, né trasmettere malattie veneree.
Una convinzione ovviamente totalmente errata, ma supportata da credenze diffuse in ambienti degradati, poco alfabetizzati o totalmente ignoranti. Si parla ovviamente di una popolazione giovanissima e di ragazzine tra i 10 e i 19 anni, che vivono il sesso senza le adeguate conoscenze e senza avere alcuna idea di ciò a cui possono andare incontro.
Lo vivono ovviamente come un gioco con il quale passare una serata diversa dalle altre e poi si ritrovano a diventare madri di un bambino senza sapere nemmeno chi ne sia il vero padre.
Le autorità locali sono preoccupate e stanno provando ad aumentare la consapevolezza tra gli adolescenti. Anche la scelta di inserire delle lezioni di educazione sessuale nelle scuole potrebbe non essere efficace in quanto una buona percentuale di popolazione è totalmente analfabeta e e molta altra abbandona la scuola dell’obbligo in giovanissima età.
Si sta tentando la scelta della pubblicità nei media e nei social network ma queste misure potrebbero rivelarsi addirittura controproducenti apportando ulteriore pubblicità ad un fenomero virale ed animalesco che si sta purtroppo diffondendo senza alcun controllo.
E’ un ‘divertimento’ nato da circa 3 anni e quasi contemporaneamente nelle discoteche di tutto il paese, ma soprattutto diffusissimo nelle zone dpiù popolate elle città di Meddelin, Bogota e Cali.
E’ senza dubbio l’ultima barriera del degrado sociale: dalle droghe sinteticheche distruggono i neuroni, agli alcolici iniettati direttamente negli occhi.
Forse colpa di un progresso incontrollato ed incontrollabile si sta arrivando alla perdita totale di ogni dignità. Causa una morale inesistente ed una vita sfrenata e sempre piu libertina, si arriva ad escogitare pratiche sempre piu fantasiose e orribili per poter passare una serata di divertimento senza freni e senza controllo.
Ma questa nuova moda non potrà più essere circoscritta nella pazzia di una serata e le conseguenze arrivano a sfiorare quelle di un disastro generazionale.
La ruleta sexual o gioco del carosello, raggiunge confini ben più lontani di una semplice goliardata con amici e conoscenti ed i partecipanti sono quasi sempre ignari dei veri pericoli che incombono
Ragazzi e ragazze si ritrovano nella solite discoteche cittadine già ben organizzati e con l’intento preciso di sfidarsi in una gara assurda. Complici anche i gestori e l’organizzazione della sala, ad un certo punto, vengono abbassate le luci e parte una musica conosciuta e di tendenza.
Ora, invece di ballare nei modi e metodi consueti, le ragazze si dispongono in cerchio al centro della sala rivolgendo le spalle ai ragazzi che stanno tutti intorno a loro.
Tutti si spogliano dalla vita in giù e inizia la sfida, più simile ad un primitivo rito di iniziazione che una serata di ballo.
La sfida è sostanzialmente tra i ragazzi e consiste nel penetrare quante più ragazze possibili prima di raggiungere l’orgasmo.
Iniziano da una predestinata e percorrono, una ad una in sequenza, tutta la cosiddetta roulette femminile di vagine allineate e disponibile ad accogliere tutti i maschi (anche sconosciuti) che stanno in coda per sfidarsi.
Oltre all’oggettivazione della donna in sé, è una pratica del tutto immorale dove i rischi appaiono evidenti fin dall’inizio.
La trasmissione di malattie ed i rischi di incorrere in gravidenze indesiderate sono elevatissimi ed impossibili da controllare, come anche riuscire a capire successivamente chi ne sia stato il portatore; oltre questo, l’eventuale contaminazione venerea tende a diffondersi a macchia d’olio tra i partecipanti senza poterla arginare né controllare.
Molte madri hanno denunciato il fatto, dopo che le proprie figlie anche giovanissime ragazzine, si sono ritrovate gravide in attesa di un bambino senza poter conoscere l’identità precisa del padre.
I dati sono sconcertanti: l’ICBF (Instituto colombiano de bienestar familiar) dichiara che solo nel 2011 un totale di 6967 donne dai 10 ai 19 anni ha riscontrato una gravidanza indesiderata e l’82% di queste ha deciso di abortire, molte delle quali con metodi clandestini; nell’anno seguente invece, sono stati riscontrati ben 1307 casi di sifilide e oltre 1148 casi di Hiv e Aids.
Le autorità colombiane sono allertate e si stanno mobilitando per sedare una pratica che, col solo scopo di divertire una serata, sta diventando una piaga sociale. Essa influenza le categorie più deboli e meno tutlate e ci viene difficile entrare nella logica che spinge giovani ragazze e bambine a concedersi a simili pratiche.
Forse, a questo punto viene da chiedersi se tanta emancipazione e tanto progresso in realtà non stia facendo del male a chi non sa usarlo.