Potrebbe trattarsi dell’ennesima recente bufala mediatica, come quella riguardante la giovane 21enne brasiliana che sarebbe morta dopo un orgasmo prolungatosi oltre i 12 minuti o quella del marito tradito che, per vendicarsi delle ripetute e costanti cornificazioni, attacca la mano della moglie sul pene dell’amante e li costringe ad andare a ‘risolvere il problema’ in ospedale.

Riportiamo allora, con le dovute precauzioni, questa strana notizia riguardante delle nuove normative legali provenienti dal nostro vicino Egitto.

Sembra infatti che i nostri fratelli mediterranei abbiano talmente a cuore l’unione matrimoniale, che stiano varando un pacchetto di leggi che meglio definiscano ed affinino i diritti spettanti ai coniugi.

Oltre alla fatidica frase ‘finché morte non vi separi’ sembra che i parlamentari egiziani, a maggioranza islamica, abbiano voluto meglio definire anche il concetto di ‘ci ameremo per sempre’ o ‘sarò per sempre tua’ con delle norme chiarificatorie e ben definite.

La notizia proviene da un giornale inglese (il Daily Mail) che che ha fortemente criticato il governo successore di Hosni Mubarak per le recenti normative nettamente maschiliste in attesa di approvazione.

I giornalisti ci sarebbero andati piuttosto pesanti con le loro penne tacciando il governo egiziano di instigazione alla necrofilia e di emarginare ulteriormente la già compromessa condizione femminile.

Già critiche erano le nuove norme sul drastico abbassamento dell’età matrimoniale (portato da 18 a 14 anni), sull’eliminazione, di fatto, del diritto all’istruzione e all’impiego per le donne ora, voler regolare anche i rapporti post mortem, è veramente troppo.

Sembra infatti che il nuovo decreto chiamato ‘rapporto d’addio’ voglia anche regolarizzare una pratica piuttosto schifosa quale il rapporto sessuale con la propria moglie anche la morte: in pratica si potrebbe continuare a ‘consumare’ anche fino a sei ore dopo la dipartita della propria dolce metà.

Come era prevedibile si è scatenato il finimondo con accesi dibattiti e reazioni anche violente.
Il Consiglio Nazionale per le donne (Council for Women) ha sostenuto che emarginare e indebolire ulteriormente la condizione femminile influisce negativamente anche sullo sviluppo del Paese e sembra che anche i media egiziani si siano dichiaratamente schierati contro la legge.
Un giornalista dell’al-Ahram avrebbe detto chiaramente di non essere d’accordo con le recenti norme, che sarebbero state introdotte solo per presunte e particolari interpretazioni religiose.
Anche il conduttore televisivo J aber al-Qarmouty avrebbe confermato il suo sdegno: «La questione è davvero seria. Sarebbe una catastrofe dare ai mariti un tale diritto sulle proprie mogli. Davvero la tendenza islamica si è spinta fino a tal punto? Ci sono davvero persone che la pensano in questo modo?».

Forse sì, perché anche in Marocco l’islam autorizza formalmente la necrofilia tantovero che Cheikh Abdelbari Zamzami, l’imam le cui idee sono piuttosto controverse, per l’ennesima volta fa parlare di sé, lanciando una nuova fatwa che mostrerebbe la posizione dell’islam riguardo la necrofilia.
Secondo Zamzami, l’islam autorizzerebbe l’atto sessuale su un cadavere a condizione che sia quello del coniuge. Zamzami aggiunge che non ci sarebbe nessun male né imbarazzo che il marito faccia l’amore con il cadavere di sua moglie anche alcune ore dopo la morte di quest’ultimo.
Egli dichiara anche che il matrimonio è un contratto che non si annulla nemmeno dopo la morte, in riferimento al Corano che dice che marito e moglie si resta anche in paradiso. La moglie è dunque, permessa sessualmente al proprio marito, anche dopo la sua morte.

Noi non ci sentiamo di discutere normative e credi religiosi provenienti da Paesi democratici e regolarmente costituiti, ci incuriosisce solamente verificare se i cittadini poi vorranno applicare veramente queste norme.
Una verifica potrebbe essere quella di controllare le vendite di forni di grandi dimensioni atti a ‘riscaldare la preziosa vivanda’.

Ora non dite maccheschifo… era solo una battuta!